Ripetizioni

RIPETIZIONE E MOLTEPLICITA`: IL SUONO DELL’IMMAGINE

Il terzo filone prende spunto dall’analisi formale operata sui caratteri espressivi e comunicativi più inflazionati. Anna Esposito, mediante la forza retorica della ripetizione, fa slittare la percezione dello spettatore verso una realtà in cui ogni interpretazione diventa possibile. Così insiste su uno stesso oggetto in maniera addirittura ridondante per poi moltiplicarlo in vertiginosi effetti visivi. In questo modo l’artista indaga l’affascinante ambiguità del mondo animale in un continuo sdoppiamento tra il macro e il microcosmo, sineddoche visiva in cui il particolare ha già valenza semantica compiuta (Enigmi zoomorfi).

Nell’incalzare delle visioni, lo sguardo contestatario dell’artista si sofferma sul tema della guerra che affiora con una casistica di immagini altamente evocative, ironiche ma allo stesso tempo amare. E proseguendo con il nucleo Situazioni abitative: una risposta alla massificazione, la parola di Anna Esposito acuisce la polemica e si sposta sul tessuto urbano e sulla cortina di palazzi che si ergono anonimi sulle nostre strade, come contenitori privi di alcuna identità se non quella del prodotto seriale.

Particolare attenzione è data anche agli scenari più desolati e fatiscenti. Uno Sguardo analogico fa sì che un edificio venga associato ad un particolare oggetto, da una pellicola fotografica a una rete a un rotolo di carta che si svolge all’infinito, in un processo che denatura ma arricchisce la laconica essenza di certe realtà residenziali.